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1962

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Tarcisio Ambrosioni, stubborn forger and scissors maker, in 1962, for health reasons, must leave his dear Premana to search for alternative solution...

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ATTILIO MOROTTI

 

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Attilio Morotti, "Atti"



Attilio “Atti” Morotti nasce a Bergamo nel 1957; vive a Villa di Serio, un paese della bergamasca posto all'inizio della Val Seriana, è sposato e ha una figlia.  Inizia a lavorare fin da giovanissimo presso un'officina meccanica di costruzioni oleopneumatiche dove svolge varie mansioni, anche direttive.  Si è dedicato a diverse discipline sportive (atletica, ginnastica, tennis, sci da discesa, da alpinismo e da fondo); dal 1993 pratica il tiro con l'arco presso la Compagnia Arcieri di Malpaga "Bartolomeo Colleoni" -  Bergamo. Prima di interessarsi alla coltelleria questa passione per il tiro con l'arco lo aveva portato a dedicarsi alla costruzione di archi in legno; il valore di questa esperienza è ancora oggi testimoniato dalla freccia presente nel suo logo.



Altro grande amore di Attilio Morotti è da sempre la motocicletta; come mototurista in compagnia della moglie ha consumato tutte le strade d'Italia e di gran parte d'Europa. Al mondo dei coltelli è giunto grazie ad amici collezionisti, primo fra tutti Pierpaolo Testa. E' stato proprio l'amico Pierpaolo a condurlo a visitare un'esposizione dove venivano presentate le realizzazioni di maestri coltellinai. L’impressione che ne ricava è grandissima; la maestria di questi artigiani, la qualità di questi prodotti dalle finiture così elevate lo stupisce e lo affascina. Da quella mostra nasce il forte desiderio di dedicarsi a questa attività e subito inizia la costruzione di un coltello a lama fissa. Finisce di realizzare il suo primo coltello il 13 dicembre 2002 e continua la costruzione dei coltelli fissi per poco più di un anno prima di intraprendere la strada dei pieghevoli.




 
Senza specifiche scuole, grazie alla caparbietà, alla voglia di fare e all’amore per le realizzazioni artigianali, facendo anche tesoro dei consigli di grandi esperti (Emilio Albericci, Eligio Ambrosioni, Silvester ed in particolare Claudio Volpato, coltellinaio di grande generosità e competenza con il quale instaura un rapporto di collaborazione) giunge a realizzare pieghevoli di riconosciuta qualità che il 2 giugno 2007 gli valgono la qualifica di "Maestro della Corporazione Italiana Coltellinai". 

 

 

 

 

 

 

                  

Attilio “Atti” Morotti inizia la fase progettuale eseguendo su carta dei semplici schizzi delle forme del coltello, disegni che vengono poi elaborati e trasferiti con la massima cura delle misure e dei dettagli su carta da lucido. A richiesta viene utilizzato anche il disegno del committente. Come acciaio viene impiegato prevalentemente RWL 34, damasco inox e damasco al carbonio. Per le guancette si utilizzano tutti materiali naturali come la madreperla, osso, corno, legni stabilizzati ecc. e materiali compositi che vengono realizzati appositamente come la fibra di carbonio, fibra di vetro blu, grigia, oro, antracite oppure multicolore. Per garantire una vera costruzione artigianale l'impiego di macchinari è ridotto al minimo, e questo fa in modo che ogni pezzo realizzato sia il più unico possibile.